Drobeta - Turnu Severin
Drobeta-Turnu Severin è un municipio della Romania, capoluogo del distretto di Mehedinţi, nella regione storica della Banato.
Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Dudaşu Schelei, Gura Văii e Schela Cladovei.
La città è ubicata sulla riva sinistra del Danubio, lungo la strada europea E70 e dista 353 km da Bucarest, 210 km da Timişoara e 113 km da Craiova.
La città era chiamata originariamente Drobetae dai Romani, a partire dalla campagne daciche di Domiziano dell'86-89 o forse prima. Con la conquista della Dacia avvenuta sotto Traiano nel 101-106, qui venne insediata un'unità ausiliaria dell'esercito romano (la Cohors I Antiochensium). Il castum era in orginide di circa 137x122 metri.
Oltre ai resti del castrum romano, sono tuttora visibili nei pressi della città pochi ruderi del Ponte di Traiano, costruito nel 103 dall'architetto Apollodoro di Damasco, nel corso delle guerre daciche. Il Danubio in quel punto è largo circa 1.200 m ed il ponte, il più lungo dell'Impero romano, era formato da 20 arcate appoggiate su pilastri di pietra; soltanto due di questi pilastri sono tuttora visibili nella parte meno profonda del fiume.
Dopo la fine della dominazione romana della Dacia, la città rimase comunque sotto il controllo dell'Impero (IV-VI secolo), essendo una testa di ponte sulla riva settentrionale del Danubio. Distrutta dagli Unni, la città venne ricostruita da Giustiniano I di Bisanzio.
Nel Medioevo la città assunse il nome di Severino e nel XIII secolo divenne il principale centro politico della zona. La città venne posseduta prima dal Regno d'Ungheria, che vi stabilì una sede vescovile cattolica romana, e dal 1330 circa dai voivodi di Valacchia. Venne infine assediata e conquistata dagli Ottomani nel 1524.
Il nome Turnu-Severin (italiano "Torre Severino") è associato ad una torre residuo della cittadella medievale. Sull'origine del nome Severin, invece, sono state avanzate tre possibili teorie: potrebbe derivare dal nome dell'imperatore Settimio Severo, potrebbe derivare dallo slavo severnai - (северен o северный) cioè "settentrionale" (quindi "la città del nord"), oppure potrebbe derivare dal nome di San Severino di Noricum, il santo protettore della chiesa latina della cittadella costruita dai monaci cattolici missionari presenti nella contea di Mehedinţi.
Quando il Danubio venne sottratto al controllo Ottomano con il Trattato di Adrianopoli (1829), nel 1836 venne presa la decisione di costruire la città attuale, seguendo un rigoroso progetto urbanistico, e di realizzare il porto fluviale nel 1858.
Soltanto nel 1972 la città ha assunto la denominazione attuale.
L'economia della città ha ovviamente gravitato soprattutto sul Danubio, ancor più grazie alla costruzione del porto nella seconda metà del XIX secolo, assieme alla quale venne avviato un grande cantiere navale che per quasi un secolo e mezzo ha rappresentato la principale attività industriale della città. Dopo la rivoluzione del 1989 l'attività cantieristica ha subito una pesante crisi, ma dopo il 2000 ha iniziato ad evidenziare i segnali di una certa ripresa.
La presenza industriale è costituita anche da altri tipi di aziende: nel settore metallurgico, con una grande fonderia, oggi controllata da investitori americani, nel settore dei trasporti, con una storica azienda di materiale ferroviario, dal 1882 officina della CFR, gestore del servizio ferroviario romeno, che ancoira oggi occupa circa 1.450 dipendenti, ed in altri settori, come la lavorazione dei prodotti alimentari, la fabbricazione di mobili e la produzione di bevande alcooliche e di birra, quest'ultima con il noto marchio Traian.
Un'importante realizzazione sul piano energetico è la centrale idroelettrica sul Danubio, presso la gola delle Porte di ferro, frutto di un accordo del 1956 tra la Romania e l'allora Jugoslavia; costruita a partire dal 1964 ed inaugurata il 16 maggio 1972, la centrale ha una potenza installata di 2.100 MW e la sua produzione viene equamente divisa tra i due Paesi.
La prima scuola pubblica di Drobeta-Turnu Severin venne inaugurata nel 1851 ed oggi la città dispone di strutture educative abbastanza differenziate, con 9 scuole superiori ed una istituzione universitaria dedicata alle discipline tecniche, inquadrata come una sezione staccata dell'Università di Craiova.
- Il Palazzo della Cultura: si tratta di un complesso dotato di biblioteche, sale teatrali e cinematografiche, che venne costruito a partire dalla primavera del 1913 e che però venne aperto, a causa anche della Prima guerra mondiale, soltanto il 15 ottobre 1924
- Il Museo storico della regione delle Porte di ferro: inaugurato nel 1912, rinnovato nel 1972 e definitivamente restaurato nel 1996, il museo accoglie una collezione di reperti riguardanti la storia della zona, oltre ad ospitare sezioni dedicate all'etnografia, alle arti, un'esposizione dedicata alle scienze naturali ed un acquario.
La città ha dato i natali al critico e storico letterario Alexandru Dima (1905-1979).
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