Petroşani
Petroşani è un municipio della Romania, ubicato nel distretto di Hunedoara, nella regione storica della Banato.
È un attivo centro di turismo alpino, base di escursioni sui monti Vâlcan, Parâng e Bâniţa dove sono ancora visibili i resti di un centro abitato preromano.
Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Dâlja Mare, Dâlja Mică, Peştera e Slătinioara.
La città venne fondata attorno al 1640; nel 1720 il cartografo Fridrich Schwantz scrisse che l'intera valle del fiume Jiu era intensamente popolata e che i villaggi si susseguivano con continuità.
La città mantenne comunque per molti decenni dimensioni modeste ed il censimento del 1818 riportava 233 abitanti a Petroşani e 2.550 nell'intera vallata.
Un primo consistente sviluppo avvenne dopo il 1840, anno in cui si iniziarono a coltivare le miniere di carbone a cielo aperto a Petroşani, Vulcan e Petrila.
Il regime comunista intese dare una forte spinta alla produzione di carbone, obbligando a trasferirsi nella zona numerosi lavoratori provenienti dalla Moldavia, il che portò Petroşani ad una vera e propria esplosione demografica.
Ancora oggi l'economia della città si basa essenzialmente sull'attività mineraria e sulla produzione di energia elettrica, con alcune centrali termiche a carbone che sfruttano la risorsa locale
Il più antico monumento della città è la Chiesa dei SS. Arcangeli (Sfinţii Arhangeli) del XVIII secolo.
Altri luoghi di interesse sono la chiesa luterana (1892-1896), il Museo Minerario (1900), la chiesa unitariana (1924-1928) ed il palazzo dell'università (1948).
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