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Romania il paese ideale per le vacanze

Fișier:Actual Ploiesti CoA.png Ploieşti

Ploieşti è un municipio della Romania, capoluogo del distretto di Prahova nella regione storica della Muntenia.

La città venne fondata nel 1596, durante il regno di Mihai Viteazul (Michele il Coraggioso), e conobbe nel XVII e XVIII secolo un consistente sviluppo come centro industriale e commerciale.
Grazie anche alle risorse naturali presenti nella zona, in particolare
petrolio (l'area di Ploieşti era una delle più importanti zone di produzione petrolifera verso la metà del XIX secolo), in quel periodo vennero costruite numerose infrastrutture, quali scuole, ospedali e strutture di comunicazione: in particolare nel 1864 venne aperta una strada che univa la città a Braşov, mentre Ploieşti venne raggiunta dalla ferrovia nel 1882.
La città viene anche ricordata come la capitale della cosiddetta
Repubblica di Ploieşti, una repubblica di breve durata nata nel 1870 a seguito di una rivolta contro la monarchia romena.
Nel periodo tra le due guerre mondiali, le più importanti compagnie petrolifere, in gran parte straniere, cominciarono ad installare impianti di produzione a Ploieşti,fra queste anche l'italiana
Apir. Nel 1939 le 12 raffinerie della città fornivano l'80% del petrolio trattato nell'intera Romania.

Sebbene pesantemente danneggiata da un terremoto nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale Ploieşti divenne la principale fornitrice di prodotti petroliferi della Germania nazista, essendone la Romania uno degli alleati. Fino all'inizio del 1943 la città rimase sostanzialmente immune dai bombardamenti alleati, finché il 1 agosto l'aviazione americana non lanciò un massiccio attacco contro le raffinerie con una flotta di 178 bombardieri B-24 che la fece diventare la città più colpita della Romania in tutta la guerra. Nel 1944, ancora gli americani lanciarono attacchi decisivi partendo dalle basi aeree catturate in Italia e, nel mese di agosto, la città venne conquistata dalle truppe sovietiche.
Dopo la guerra, il
regime comunista nazionalizzò l'intera industria petrolifera, impegnandovi massicci investimenti con l'obiettivo di modernizzare il paese e riparare i danni prodotti dalla guerra.

Dalla caduta del regime comunista la città ha conosciuto una lenta flessione della popolazione, sia a causa di una diminuzione della natalità che, soprattutto, dell'emigrazione.
Esiste un progetto che dovrebbe far diventare Ploieşti il centro di un'area metropolitana comprendente altri 11 piccoli comuni vicini, che dovrebbe aggiungere circa 70.000 abitanti alla sua area amministrativa.

La popolazione è composta (secondo i dati del censimento del 18 marzo 2002, gli ultimi disponibili) per oltre il 90% da abitanti di origine romena o di etnia rom, mentre le minoranze significative sono rappresentate da ungheresi, tedeschi e greci.

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