Cluj-Napoca
Cluj-Napoca è un municipio del nord-ovest della Romania, localizzato nella valle del Someşul Mic, a 440 kilometri da Bucarest. Vecchia capitale della Ardeal, Cluj-Napoca è capoluogo del distretto di Cluj e capitale della regione economica di nord-ovest.
Terza città del Paese (318 027 abitanti nel 2002, 379.000 considerando la zona metropolitana), Cluj è il principale polo economico del nord-ovest. La città si distingue per un settore secondario molto diversificato e per un settore terziario orientato soprattutto verso la ICT, verso i servizi finanziari, l'educazione e la ricerca. Cluj-Napoca e la sua regione hanno anche un grande potenziale di sviluppo turistico.
Viste le sue due grandi comunità di lingua rumena e ungherese, Cluj-Napoca è una città profondamente biculturale. La sua storia, ricca e movimentata, ha lasciato un patrimonio architettonico di primo ordine. Quanto alla cultura attuale, oggi la città di Cluj è al stesso tempo il più grande centro culturale della comunità ungherese di Romania e uno dei più importanti centri culturali del Paese: le sue istituzioni culturali (teatri, biblioteche, gallerie d'arte, vari festival etc.) sono tra le migliori a livello nazionale.
Al stesso tempo, Cluj-Napoca è il più grande polo universitario della Transilvania e il secondo polo universitario del Paese. Le varie università e scuole della città assicurano un'istruzione di alto livello tanto nelle tre lingue storiche della Transilvania (rumeno, tedesco e ungherese) quanto in francese e in inglese. Queste condizioni favoriscono l'aumento del numero dei studenti stranieri, tanto europei quanto extracomunitari.
Avendo una forma relativamente allungata sull'asse est-ovest, la città di Cluj-Napoca occupa una superficie di 179,50 km² lungo il fiume Someşul Mic. La città è anche attraversata da parecchi affluenti di questo fiume e comprende un piccolo numero di laghi.
Cluj-Napoca si trova nel cuore della Transilvania. La collocano nella zona temperata, a circa otto gradi a sud del centro geografico del continente europeo. Tenuto conto del rilievo della Transilvania, la città si trova alla saldatura dei Monti Apuseni che si trovano ad ovest e dell'altopiano collinare della Transilvania che si estende ad est.
Occupando principalmente la pianura alluvionale del Someşul Mic, Cluj-Napoca si estende anche sulle colline che delimitano la pianura a nord e a sud. Così, la parte meridionale della città occupa una buona parte del versante nord della lunga collina di Feleac (825 metri alla cima Măgura Sălicei); a sud-ovest la città si estende su una parte della meno imponente collina di Făget. Il nord della città occupa le cime meridionali di parecchie colline: Dealul Hoia (506m), Dealul Gârbăului (570m), Lombului (684m), Dealul Melcului (617m), Techintău (633m) etc. Cluj-Napoca comprende anche altre colline meno alte.
La maggior parte delle colline che circondano la città sono boscose. Vi si trovano due aree naturali protette, Fânaţele Clujului e Valea Morii, che contengono alcune specie vegetali rare, come la Calypso bulbosa e diverse varietà d'Iris e di Polygala, etc. La fauna che vive nei boschi è assai ricca e varia. Oltre ad alcune specie rare, come la Vipera ursinii che vive nella riserva naturale di Fânaţele Clujului, si trovano il tasso, il cinghiale, la volpe, i cervidi e, un po' più distante, nei Monti Apuseni, l'orso bruno.
La sua storia è molto ricca, soprattutto in virtù del fatto che è da sempre luogo di incontro di varie culture, lingue e religioni: ungheresi, sassoni, ebrei, rumeni, armeni, slavi ed altre.
I Celti venuti dall'ovest, Scordisci e Galati si insediarono durante il terzo secolo a.C. tra i Daci, popolo Trace. Non si sa se Napoca, nome antico della città, sia celtico o dacico. La città prosperò grazie alle relazioni commerciali con le colonie greche del Mar Nero. Più tardi, i Romani ne fecero una colonia.
Divenne importante centro amministrativo e militare nella provincia romana della Dacia fin dal tempo della conquista di Traiano (attorno al 107). In seguito all'abbandono dei territori della Dacia Porolissensis al tempo degli imperatori Gallieno/Aureliano (256-271), fu occupata prima dai Gepidi, poi dai Goti ed infine dagli Unni di Attila (metà del IV secolo) e dagli Avari. Si susseguirono i Daci liberi (i Carpi, che hanno lasciato il loro nome alla catena montuosa Carpazi), gli Alani (gli Iassi) e soprattutto gli Slavi che si mescolarono alle popolazioni locali preminemente traciche più o meno latinizzate. La città di Napoca sparì, e la cultura di Dridu che seguì, testimonia di una vita soprattutto rurale. Dopo un periodo di appartenenza al primo impero bulgaro (le cui popolazioni erano soprattutto slavoni e valacchi, e anche Iassi, Onoguri e Peceneghi), le tribù dei Magiari, a cominciare dal 895, si insediarono nel paese
La prima menzione medievale di Cluj si ha nel 1167 con il nome di Castrum Clus, piccola località fortificata. A quell'epoca, la città era abitata essenzialmente da popolazione ungherese. Nel 1241 la città è devastata dai mongoli dell'Orda d'Oro e la maggior parte della popolazione è uccisa o ridotta in schiavitù. Rispondendo agli appelli del re Stefano V d'Ungheria, coloni tedeschi cominciarono a insediarsi a Cluj all'incirca dal 1270. All'inizio del XIV la città, il cui nome cambia in Claudiopolis o Klausenburg, in ungherese Kolozsvár (più tardi conosciuta con il soprannome di Kincses Kolozsvár - "Kolozsvár dei tesori", "preziosa Kolozsvár", facendo riferimento ad un antico e leggendario tesoro nascosto qui), in rumeno Klus o Cluj, guadagna lo statuto di città reale e riceve una serie di privilegi, tra cui il diritto di scegliere il suo parroco e quello di erigere una chiesa - è a quest'epoca che inizia la costruzione della Chiesa San Michele.
Nel 1405, Sigismondo del Sacro Romano Impero concederà alla città lo statuto di città libera. Questo statuto apre la strada ad un grande sviluppo urbano: la città ha ormai il permesso di erigere mura (delle quali è ancora visibile qualche frammento), i suoi commercianti furono sgravati da alcuni obblighi doganali e i suoi artigiani poterono vendere i loro prodotti da Istanbul a Praga e da Venezia a Kiev. La città si sviluppa anche grazie ai privilegi concessi da Mattia Corvino che qui nacque.
Dopo la conquista ottomana del Regno d'Ungheria nel 1526, la Transilvania divenne un principato autonomo sotto suzeraineté ottomana. Alla metà del XVI, la popolazione ungherese della città si convertì all'unitarianismo, e questo causò la dispersione e l'assimilazione della popolazione tedesca nella massa ungherese. Gáspár Heltai, un tedesco magiarizzato, fondò la prima tipografia, una manufattura di carta, i bagni pubblici e un birrificio. Contemporaneamente venne istituita la prima scuola di medicina (nel 1565) e la prima università della città (fondata da István Báthory nel 1581). I Báthory contribuirono moltissimo allo sviluppo economico e demografico della città che, all'epoca, in Transilvania non poteva paragonarsi che a Braşov. Cosi, anche se la capitale politica del principato era ad Alba Iulia, Cluj era il principale centro economico e culturale e uno dei tre grandi centri religiosi transilvani (Cluj era il centro degli unitariani, mentre Alba Iulia era il centro dei cattolici romani e Biertan quello dei luterani).
Nel 1699, in seguito alla Pace di Carlowitz, la Transilvania entrò a far parte dell'Arciducato d'Austria preservando al stesso tempo il suo statuto di principato autonomo. Nel 1704 il generale imperiale Rabutin iniziò la demolizione delle mura della cità per farle perdere la sua importanza militare e per evitare che la città divenisse un centro ostile al potere di Vienna. Nel 1715, l'esercito imperiale iniziò la costruzione della fortezza Vauban su una collina a nord-ovest delle mura, oltre il fiume (l'attuale collina della cittadella). Dal tempo dell'occupazione austriaca svolge la funzione di capitale politica ed economica della Transilvania (tra 1790 e 1848 e tra 1861 e 1867). L'impero Austriaco l'aveva appositamente scelta come capitale della zona perché la città era quasi interamente seguace di un protestantesimo radicale fondato da David Ferenc, un cristianesimo pacifista che negava il peccato originario e considerava uguali in dignità tutte le religioni. Questo avvenimento storico diede impulso alla modernizzazione della città e fece aumentare inoltre il numero degli abitanti rumeni.
Dal momento che gli abitanti di Cluj parteciparono alla rivoluzione del 1848, la capitale della Transilvania fu trasferita da Cluj a Sibiu per garantire un migliore controllo del territorio al potere di Vienna. Dopo la costituzione dell'Austria-Ungheria nel 1867, Cluj e tutta la Transilvania furono annesse al Regno d'Ungheria. In termini economici e demografici, Cluj era la seconda città del regno, seconda solo a Budapest. Durante la seconda metà del XIX, la città ha conosciuto grandi trasformazioni tanto a livello urbanistico (le mura furono smantellate per costruire i grandi complessi architettonici attuali, come gli ospedali della Strada Clinicilor o altri edifici e strade del centro) quanto a livello politico e demografico (lo sviluppo della borghesia rumena, il memorandum del gruppo di autonomisti rumeni etc.). Nel 1918, quando la Transilvania scelse di unirsi al Regno di Romania, la città di Cluj cominciò ad essere accessibile anche alla numerosa popolazione rumena dei villaggi vicini.
Come tutta la Romania, Cluj è stato sottomessa ai regni dittatoriali di Carlo II di Romania, dei fascisti di Miklós Horthy e dei comunisti da febbraio 1938 a dicembre 1989.
A seguito del Secondo patto di Vienna, Cluj è ridivenuta ungherese tra l'agosto 1940 e l'agosto 1944, riprendendo al contempo il suo nome ungherese, Kolozsvár. Collaborando con i nazisti, le forze di occupazione hanno organizzato un ghetto da maggio a giugno 1944.
Cluj fu in seguito occupata dai sovietici dal 1944 al 1952. Nel 1974, Nicolae Ceauşescu ha deciso di aggiungere Napoca al nome di Cluj, volendo creare una storia mitica del popolo rumeno e cercando di affermare non importa come la continuità della presenza rumena sul territorio dell'attuale Romania. Durante il suo mandato di presidente, la vita intellettuale fu repressa e le relazioni con l'estero molto limitate. Questi eventi penalizzarono tutti i cittadini rumeni, compresi gli Ungheresi di Transilvania. Gli emigranti ungheresi in Occidente denunciarono questa politica, screditando il governo di Ceausescu, e al tempo stesso la Romania come nazione. In conseguenza di questi fatti, una certa tensione nazionalista si mostra dopo il 1990, e Cluj ha avuto per parecchi anni un sindaco nazionalista.
La fine del mandato del sindaco nazionalista, terminato nel 2004, e lo sviluppo attuale uniscono i Clujeni indifferentemente delle loro origini etniche. Infatti, numerose famiglie sono miste e bilingui.
La città è uno dei punti di riferimento per la cultura ebraica in Romania. Vi è ancora una sinagoga neolog (uno dei rami della riforma ebraica diffuso fino alla seconda guerra mondiale tra le comunità di lingua ungherese). Inoltre è importante anche per l'Ebraismo chassidico in quanto luogo d'origine della dinastia Klausenburg.
L'architettura attuale della città è una prova che Cluj fu sempre una città vivace: dal X, l'unico dato costante fu la ricostruzione. Cosi, la maggior parte dei edifici antichi o di quelli che non corrispondevano più alle esigenze estetiche e di utilizzo delle nuove epoche sono stati demoliti per lasciare spazio a nuovi edifici, costruiti secondo nuovi ideali, nuovi gusti e nuove norme. Questo processo si riflette nella compresenza di numerosi edifici costruiti in diversi stili. Così, gli edifici gotici costruiti prima del XVI sono stati preservati finora esclusivamente per il loro forte valore simbolico. È il caso di qualche chiesa o della Casa Matei Corvin ed è anche la ragione del ridotto numero d'edifici civili gotici che possiamo vedere oggi.
Vi si trovano importanti monumenti di epoca medievale (il Bastione dei Sarti o Bastione Bethlen, la chiesa benedettina dal Monostor, la chiesa gotica San Michele), rinascimentale (la chiesa gotica protestante senza campanile, la casa di Mattia Corvino, il Museo della Farmacia, la statua di San Giorgio che uccide il drago), barocca (la chiesa francescana, il palazzo Bannfy sede del museo dell'arte), il monumento liberty a Mattia Corvino. La maggior parte dei palazzi del centro sono in stile liberty.
Tra i personaggi più importanti che hanno avuto i natali in questa città ricordiamo Mattia Corvino (grande re e mecenate rinascimentale ungherese); David Ferenc, fondatore dell'unitarianesimo e portavoce della libertà di coscienza dichiarata nel 1568 in Transilvania; Ibrahim Müteferrika, primo tipografo turco di origine ungherese; István Bocskai, principe ungherese della Transilvania; Miklós Bánffy, scrittore e politico ungherese del XIX secolo, Ion Negoiţescu, scrittore e poeta. Il cimitero Hazsongardi nasconde anche altri nomi di poeti, personalità di scienza e cultura.
Architettura civile e militare:
- palazzi in vari stili: rinascimentale, barocco, liberty, cubismo
- fortificazioni
Architettura religiosa:
- Cattedrale greco-cattolica Schimbarea la Faţă
- Cattedrale Ortodossa Adormirea Maicii Domnului
- Biserica Bob
- Biserica Calvaria
- Biserica cu Cocoş
- Biserica evangelică luterană
- Biserica franciscană
- Biserica orthodoxă Sf. Treime din Deal
- Biserica Piariştilor Sfânta Treime
- Biserica reformată din Oraşul de Jos
- Biserica reformată de pe Uliţa Lupilor
- Biserica Sfântul Mihail
- Biserica Sf. Petru şi Pavel
- Biserica unitariana
- Sinagoga di Cluj
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